Così è se vi pare

 

Per me io sono colei che mi si crede ma solo lo stolto si ferma a ciò che vede, come la vecchia arcigna e spelacchiata che un giorno per strada si è fermata e mi ha detto con boria minacciosa che altro non ero se non una schifosa, come la pingue signora tatuata che in un giorno di bonaccia  si è arrabbiata per le mie borse meravigliose a detta sua ostentate e costose o come l’inutile eunuco detto torvo per via dello sguardo nero a guisa di corvo e il cui massimo traguardo è stato di deprecare come lo guardo.

Per me io sono colei che mi si crede ma solo lo stolto si ferma a ciò che vede e degli sciocchi ormai non mi circondo, vadano altrove è tanto grande il mondo, io tengo qui con me proprio accanto tutti quelli, e questi soltanto che, direbbe mia nonna, sono come il Signore comanda e che hanno capito che più della risposta conta la domanda , che non serve annuire se non capisci cosa voglio dire, che non serve una mano d’aiuto se così compri il mio diritto di rifiuto, che se la tua idea non condivido non è reato, non uccido.

Per me io sono colei che mi si crede ma solo lo stolto si ferma a ciò che vede eppure di sciocchi quanti ne conto che vivono sempre tutto come un affronto, convinti di essere eterni come se non fossero numerati anche i loro inverni e discutono per giorni se mi vedono passare nei dintorni e cercano tracce del mio passato o dei loro vizi in ciò di cui ho scritto o parlato per sentirsi autorizzati a essere mediocri, deboli e malfidati.

Per me io sono colei che mi si crede ma solo lo stolto si ferma a ciò che vede e per fortuna lo sciocco non guarda la luna, bimbe mie belle, e neppur si cura delle stelle, resta fermo a fissare il dito e non sa di non aver capito che a me lui è servito solo per giocare e così è se vi pare.

20180821_144402