Benedetta detta Pepe
Luce che passa dalle crepe
Arrivata nel caldo di agosto
Per mettermi al mio posto
Tu con gli occhi di nocciola
Mi hai portata ancora a scuola
Ad imparare la pazienza
Perchè sono nata senza
Con i tuoi capelli biondi
Nelle foto mi confondi
Così simile a me
Sono io o sei te?
Dal nonno hai preso il naso
E questo non è un caso
Come lui hai anche il fiuto
Quando ho bisogno di aiuto
Tuo papà lo hai ignorato
Tutto a Cri aveva già dato
Da piccina con le coliche
Invenzioni così diaboliche
Mi hai tolto sonno e respiro
Dandomi più di un capogiro
Benedetta detta Pepe
La mia luce tra le crepe
Con la copertina rosa
Per la nanna assai preziosa
Con le tue lacrime in tasca
Tante da farne burrasca
Che poi basta poco o niente
Una parola divertente
Perché tu rida di gusto
Grazie a te io mi aggiusto
Per te la vita è tutta fuoco
So che ti brucerai non poco
Amerai con tutta la pancia
Chissà se porgerai l’altra guancia
Tu che senti forte il rumore
Perché lo senti con il cuore
E vedi di più l’ingiustizia
Perche non conosci la furbizia
Agisci sempre d’istinto
E riconosci un sorriso finto
Benedetta detta Pepe
La luce tra le mie crepe
Sei la polvere dorata
Sigillante che mi ha riparata
Noi ci siamo scelte altrove
Forti di un amore che commuove
Sei stata capace di sfidare Dio
“da lei ci vado solo io!”
Con il dito puntato su di Lui
“non darci momenti bui”
Pronta a chiedergli anche i danni
Se non ci darà quanti più anni
Ma quando verrà l’ora del saluto
E il mio tempo sarà compiuto
Avrò un solo e unico rimpianto
Di non poter consolare io il tuo pianto
Allora, qui e ora, ti dico che la vita
Non è una vicenda infinita
Che la vita è solo un contenitore
Insufficiente per tutto il mio amore
E dall’altrove dove io sarò
Sempre e per sempre ti amerò
Perché non il tempo che ci è consentito
Ma siamo io e te ad essere infinito.