Piango lacrime di sconfitta
Piango una ferita auto inflitta
Piango perché ci penso
Mi rigiro e cerco un senso
Piango per tutto quel che sento
Piango ma do la colpa al vento
Piango per la sabbia negli occhi
Anche senza il mare, sciocchi
Per il mare che ho nel petto
Per quel sogno che non smetto
quando inizia un altro giorno
quando conto i passi del ritorno
piango per il mio dolore
piango per un buon odore
il profumo di papà sulle scale
piango per tutto questo male
piango un tempo sprecato
e i miei studi da avvocato
piango di stanchezza infinita
piango perché sono sfinita
piango e invento la bugia
del polline e dell’allergia
piango per lo scrittore
piango un antico amore
e tu non esserne geloso
ho scelto te come sposo
ma piango ciò che ho buttato
senza averlo ben differenziato
piango e non me ne curo
ho dalla mia lo sguardo scuro
con una mano porto via
il mascara ma non la malinconia
come velo che protegge
questi miei sogni fuorilegge
di raccontare la vita come viene
come il sangue fuori dalle vene
piango ogni mio oscuro abisso
piango piango e mi ci fisso
piango lo scrittore così bello
le sue parole dolce fardello
piango il suo talento che non ho
piango piango ancora un po’
ancora una attimo prometto
poi mi asciugo e smetto
piango una lacrima di nascosto
ma prima di sera metto a posto
tutte le carte sulla scrivania
spengo la luce e vado via.