Ora il tempo è arrivato
Di raccontare del butterato
Tranquilli, non è pericoloso
È solo un uomo invidioso
Io mi muovo con cautela
Perché è uno da querela
Ma non ho alcuna paura
Di perculare la sua bruttura
Finge suoi nobili lignaggi
Ma controlla che nei paraggi
Non ci sia chi dal passato
Sa che ciò che dice è inventato
Ha la sorte di essere brutto
E il fare di chi sa tutto
Presuntuoso e saccente
Non penso sia intelligente
Infarcito poi di paroloni
Misura delle sue ambizioni
Vestito come un damerino
Ma la farcia è roba da tacchino
Nato nel paese del manicomio
Ora prossimo al matrimonio
Questo gioco è il mio augurio
State tranquilli, non ingiurio
Ma permettetemi di dire
Che il soggetto si fa schernire
Per il livore che lo tormenta
La sera, con la luce spenta
E pensa che ha tutto calcolato
E che mai si è innamorato
Quando sente tutto il vuoto
Eredità dell’avo ignoto
E io strega birichina
Lo aspetto di mattina
Dietro il suo specchio
Il viso sempre più vecchio
Come il ritratto di Dorian Gray
Attento, io vedo ciò che sei
E di te non avrò mai pietà
È una questione di dignità
Alzo a te il mio calice
E il mio sguardo in tralice.